Cassazione penale Sez. III sentenza n. 4108 del 28 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:4108PEN

Massima

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Il giudice, in sede di convalida del provvedimento del questore che impone a taluno, ai sensi della legge 13 dicembre 1989, n. 401, art. 6, comma 2, e successive modificazioni, l'obbligo di presentarsi ad un ufficio o comando di polizia in coincidenza con lo svolgimento di manifestazioni sportive, incidendo sulla libertà personale, deve effettuare un controllo di legalità sull'esistenza di tutti i presupposti legittimanti l'adozione dell'atto da parte dell'autorità amministrativa, compresi quelli imposti dalla circostanza che con esso si dispone una misura di prevenzione, e in particolare deve accertare la sussistenza di ragioni di necessità e urgenza, la pericolosità concreta ed attuale del soggetto, l'attribuibilità al medesimo delle condotte addebitate e la loro riconducibilità alle ipotesi previste dalla norma, nonché la proporzionalità della durata della misura; l'omissione di tali verifiche e la mancata motivazione in ordine a tali presupposti determina l'annullamento con rinvio del provvedimento di convalida, al fine di consentire una nuova deliberazione diretta a correggere i vizi riscontrati, con ricostituzione, ove del caso, di un titolo restrittivo valido e operativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. LOMBARDI Alfredo Maria - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv. FRANCIA Enrico, difensore di fiducia di MO. St. , n. a (OMESSO);

avverso l'ordinanza in data 18.11.2006 del G.I.P. del Tribunale di Forli', con la quale e' stato convalidato il provvedimento del Questore di Forli'-Cesena in data 13.10.2006, notificato all'interessato il 16.11.2006;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Alfredo Maria Lombardi;

Visti gli atti, la ordinanza denunziata ed il ricorso;

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