Il rinnovo delle concessioni per l'esercizio del commercio su aree pubbliche è subordinato al pagamento dei canoni pregressi, senza che sia necessaria la previa notifica di un avviso di accertamento esecutivo ai sensi dell'art. 1, comma 792, della legge n. 160/2019. Tuttavia, in presenza di una situazione debitoria di modesta entità, relativa a canoni dovuti per i primi mesi dell'emergenza pandemica da COVID-19, e di un comportamento collaborativo e diligente del concessionario, l'amministrazione comunale è tenuta a garantire la partecipazione del medesimo al procedimento di rinnovo, assicurando la conoscenza dell'esatta entità del debito e concedendo un congruo termine per il suo pagamento, prima di adottare provvedimenti di diniego di rinnovo e decadenza. In tali ipotesi, il mancato rispetto di tali prescrizioni procedimentali da parte dell'amministrazione determina l'illegittimità dei provvedimenti di diniego di rinnovo e decadenza, in quanto adottati in violazione dei principi di buon andamento e imparzialità di cui all'art. 97 della Costituzione.