Il Comune, nell'esercizio del potere di fissare il numero massimo di esercizi commerciali di somministrazione di alimenti e bevande autorizzabili in una determinata zona territoriale, può stabilire limiti numerici predefiniti sulla base di criteri generali e programmatori, senza essere tenuto a motivare in modo analitico le ragioni specifiche di tali limiti, purché gli stessi non risultino manifestamente irragionevoli o sproporzionati rispetto alle finalità perseguite dalla legge. Tali limiti numerici, una volta legittimamente fissati, vincolano l'amministrazione comunale nell'esame delle singole domande di autorizzazione, senza che questa possa tenere conto di elementi socio-economici o di esigenze di libera concorrenza, salvo il caso in cui la normativa applicabile preveda espressamente la possibilità di derogare a tali limiti predefiniti.