Cassazione penale Sez. III sentenza n. 14313 del 16 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:14313PEN

Massima

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Il riconoscimento della responsabilità penale per il reato di concorso nella detenzione e trasporto di sostanze stupefacenti si fonda sull'accertamento di elementi probatori univoci e coerenti, quali le dichiarazioni accusatorie di un concorrente, i risultati delle attività investigative svolte mediante intercettazioni e pedinamenti, nonché la ricostruzione dei collegamenti tra gli imputati e il contesto criminale di riferimento. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della pena da irrogare, tenendo conto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., e nel riconoscimento o meno delle attenuanti generiche, purché la motivazione sia logica e conforme al dettato normativo. L'identificazione dell'imputato può fondarsi su elementi indiziari, anche in assenza di un confronto diretto con il dichiarante accusatore, qualora il complesso degli elementi acquisiti consenta una ricostruzione coerente e plausibile della sua partecipazione al fatto. Il giudice di legittimità non può sostituirsi al giudice di merito nella rivalutazione degli elementi di prova e nella determinazione della pena, se non in presenza di vizi logici o giuridici nella motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - rel. Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

imputati Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, articolo 73, articolo 110 c.p.;

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Napoli in data 25.11.10;

Sentita, in pubblica udienza, la relazione del cons. Guicla Mulliri;

Sentito il P.M., nella persona del P.G. dr. BAGLIONE Tindari, che ha chiesto una declaratoria di inammissibilita…

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