La normativa speciale di cui all'art. 9 della legge n. 221/1968, che prevede una maggiorazione del 40% sul punteggio relativo all'attività professionale svolta in farmacia rurale per almeno 5 anni, deve ritenersi prevalente rispetto alla disciplina generale contenuta nella legge n. 362/1991 e nel D.P.C.M. n. 298/1994, e non può essere disapplicata dal bando di concorso per l'assegnazione di sedi farmaceutiche, il quale non può limitare l'applicazione di tale maggiorazione al solo raggiungimento del punteggio massimo complessivo previsto per l'attività professionale. Pertanto, la clausola del bando che prevede tale limitazione è illegittima, in quanto in contrasto con il principio di specialità delle fonti normative, e determina una irragionevole disparità di trattamento tra i candidati in possesso di una maggiore anzianità di servizio in farmacia rurale rispetto a quelli con minore anzianità, i quali potrebbero conseguire il punteggio massimo senza beneficiare della maggiorazione prevista dalla legge speciale.