Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19390 del 8 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:19390PEN

Massima

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Il possesso di materiali esplodenti, anche se privi di potenza micidiale, integra il reato di detenzione di esplosivi qualora l'agente sia consapevole che tali materiali, nelle condizioni ambientali in cui sono diretti, possano acquisire una potenzialità lesiva di alto livello, idonea a cagionare gravi lesioni personali. Il dolo del reato di detenzione di esplosivi non richiede la consapevolezza della micidialità dell'ordigno ai fini della realizzazione di un evento di strage, essendo sufficiente la coscienza e volontà di detenere materiali comunque dotati di elevata capacità offensiva. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle prove e delle richieste istruttorie, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione degli elementi di fatto. Il ritardo nel deposito di atti da parte del pubblico ministero non determina la nullità degli atti successivi, ma solo l'inutilizzabilità degli atti tardivamente depositati, salvo che questi non contengano elementi favorevoli all'imputato e che la difesa non abbia potuto adeguatamente valutarli e contrapporre le proprie tesi. La mancata acquisizione di prove richieste dalla difesa non integra vizio di motivazione se il giudice motiva adeguatamente il diniego, ritenendo gli elementi non decisivi ai fini del giudizio di responsabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AN. AR. n. il (OMESSO)

2) A. C. n. il (OMESSO);

avverso SENTENZA del 25/02/2008 DELLA CORTE APPELLO di PERUGIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. BEVERE Antonio;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVELLO Francesco, che ha concluso per il rigetto del ricorso dell' AN. e l'annullamento con rinvi…

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