Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13007 del 6 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:13007PEN

Massima

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Il dolo eventuale, che integra la fattispecie di incendio doloso di cui all'art. 423 c.p., richiede la rigorosa dimostrazione che l'agente si sia confrontato con la specifica categoria di evento verificatasi nella fattispecie concreta, aderendo psicologicamente ad essa, in modo tale che, sul piano del giudizio controfattuale, possa concludersi che egli non si sarebbe trattenuto dal porre in essere la condotta illecita, neppure se avesse avuto contezza della sicura verificazione dell'evento lesivo. Pertanto, il mero fatto che l'agente abbia agito in modo caparbiamente perseverante nel mantenere acceso il fuoco, nonostante i ripetuti avvertimenti circa il pericolo di propagazione delle fiamme, non è di per sé decisivo ai fini dell'accertamento della consapevole volontà di provocare l'incendio, potendo tale atteggiamento essere compatibile anche con la sola previsione della concreta probabilità di estensione del fronte del fuoco, in violazione delle regole di diligenza e precauzione, ma confidando che l'evento lesivo non si sarebbe comunque verificato. In tali ipotesi, ricorre piuttosto la fattispecie della colpa cosciente, che richiede la prova della previsione in concreto dell'evento da parte dell'agente, accompagnata dal convincimento che lo stesso non accadrà, con conseguente obbligo per il giudice di indicare analiticamente gli elementi sintomatici da cui tale previsione sia desumibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/11/2017 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALIFFI FRANCESCO.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe, la Corte di appello di Ancona ha confermato la sentenza del Tribunale della stessa citta' che aveva dichiarato (OMISSIS) colpevole del reato di incendio di cui all'articolo 423 c.p., e lo aveva, per l'effetto c…

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