Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21525 del 3 giugno 2002

ECLI:IT:CASS:2002:21525PEN

Massima

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Il rilascio di una falsa carta di identità, con le generalità di una persona diversa da quella cui è intestata e la fotografia di un'altra persona, al fine di consentire a quest'ultima di sostenere un esame di bilinguismo al posto del titolare della carta di identità, integra i reati di falsità materiale in atto pubblico e di sostituzione di persona, puniti rispettivamente dagli artt. 483 e 495 del codice penale. La prescrizione del reato di falsità materiale in atto pubblico decorre dall'ultimo atto della condotta criminosa in continuazione, ovvero dalla data di denuncia del falso smarrimento della carta di identità, e non dalla data di rilascio della stessa. Pertanto, ove la denuncia di smarrimento sia stata presentata in un momento successivo al rilascio della carta di identità falsa, il termine prescrizionale non è ancora maturato al momento della condanna, con la conseguente legittima applicazione dell'aumento di pena per il reato continuato.

Sentenza completa

T. R. e C. P. erano chiamati a rispondere dei reati di cui agli artt. 367, 495, 483 e 640 c.p. perché si facevano rilasciare una falsa carta di identità, poi dichiarata smarrita, con le generalità del C. e la fotografia del T., per consentire a quest'ultimo di partecipare all'esame di bilinguismo al posto del C.
Il Tribunale di Bolzano, con sentenza emessa il 19 gennaio 2000, assolveva i due imputati dal delitto di truffa e li condannava per quelli previsti dagli artt. 483 e 495 c.p.
La Corte di Appello di Trento, Sezione distaccata di Bolzano, con sentenza emessa il 3 marzo 2001, dichiarava non doversi procedere contro il T. per essere i reati estinti per prescrizione e rigettava l'appello proposto dal C.
Avverso tale sentenza proponeva ricorso per cassazione C. P., il quale, tramite il suo difensore, deduceva i seguenti motivi di impugnazione:
1) Inosservanza di norma processuale e precisamente dell'art. 81 c.p.p., perché, pur essendo stato dichiar…

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