Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10309 del 6 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:10309PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel confermare l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell'indagato, afferma che la valutazione della gravità indiziaria e delle esigenze cautelari deve essere effettuata attraverso un'adeguata e puntuale motivazione, che tenga conto di tutti gli elementi di fatto e di diritto rilevanti, senza appiattirsi supinamente sulle argomentazioni della precedente ordinanza. In particolare, il giudice deve verificare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati contestati, valorizzando gli elementi probatori acquisiti, anche attraverso le dichiarazioni di testimoni e le risultanze di relazioni peritali. Allo stesso modo, la valutazione delle esigenze cautelari deve essere effettuata contemperando le condizioni personali dell'indagato con il concreto pericolo di reiterazione dei reati, derivante dal suo stabile inserimento in un'organizzazione finalizzata alla commissione di gravi illeciti di natura economica. La motivazione del provvedimento cautelare deve essere adeguata e logicamente coerente, senza omettere di esaminare e confutare le deduzioni difensive, anche in relazione alla mancanza di riscontri documentali o alla posizione marginale dell'indagato rispetto ai fatti contestati. Solo attraverso un'attenta e ponderata valutazione di tutti gli elementi rilevanti, il giudice può pervenire a una corretta applicazione della misura cautelare, nel rispetto dei principi di proporzionalità e adeguatezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto da:

1) MA. RE. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 14/06/2007 TRIB. LIBERTA' di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consiglieri Dott. SERPICO FRANCESCO; sentite le conclusioni del P.G. Dott. SELVAGGI E. intese al rigetto del ricorso.

OSSERVA

Sulla richiesta di riesame proposta nell'interesse di MA. RE. avverso l'ordinanza del GIP presso il Tribunale di Tivoli in data 21/5/2007 con cui gli era stata …

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