Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9093 del 25 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:9093PEN

Massima

Il possesso dell'oggetto del reato da parte dell'imputato, unitamente a elementi di prova indiretti quali il riconoscimento da parte di testimoni e la presenza dello stesso nei luoghi e nei tempi del fatto, può costituire prova sufficiente per la sua condanna per il reato di furto, anche in assenza di una confessione o di prove dirette, purché il ragionamento del giudice sia logico e coerente. Il giudice può legittimamente desumere la responsabilità dell'imputato dal complesso degli elementi di prova, senza che ciò integri una violazione del principio di presunzione di innocenza, a condizione che la motivazione sia adeguata e non contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. FUMO M. - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1680/2005 CORTE APPELLO di ANCONA, del 12/07/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/12/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

udito il PG in persona del sost. Proc. Gen. Dott. Izzo G., che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) e' imputato di concorso in furto pluriaggravato per essersi…

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