Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3199 del 23 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:3199PEN

Massima

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Il possesso ingiustificato di un bene di provenienza delittuosa, in assenza di elementi che ne comprovino la legittima acquisizione, integra il reato di ricettazione, anche in assenza di prova diretta dell'elemento soggettivo, essendo sufficiente la mancata allegazione, da parte dell'imputato, di circostanze idonee a smentire l'indubbia pregnanza probatoria del possesso del bene. L'onere di giustificare la provenienza del bene ricevuto incombe sull'interessato, il cui mancato assolvimento è logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede, rilevatore della volontà di occultamento. Ai fini della configurabilità della fattispecie contravvenzionale di cui all'art. 712 c.p., è necessario che emergano in qualche modo le circostanze "negoziali" dell'acquisto, con riferimento al venditore, alla qualità delle cose, al prezzo di vendita e alle condizioni del venditore, onere che non può ritenersi assolto dalla mera mancata documentazione dell'acquisto. La mancata concessione delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivata con il riferimento ai precedenti penali dell'imputato, anche se relativi a fatti diversi, in quanto comunque sintomatici di una personalità incline alla commissione di reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso la SENTENZA della Corte di Appello di Catania del 23.4.2013;

Udita la relazione fatta dal consigliere ((omissis));

Sentito il Procuratore Generale in persona del dr. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza indicata in epigrafe, la Corte di Appello di Catania ha confermato la sentenza di condanna pronunciata ne…

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