Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 545 del 2024

ECLI:IT:TARPA:2024:545SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego di autorizzazione paesaggistica, qualora successivamente revocato o annullato dall'amministrazione competente con il rilascio dell'autorizzazione richiesta, determina la cessazione della materia del contendere nel giudizio promosso avverso il provvedimento di diniego, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, con compensazione delle spese di giudizio. Tale principio trova applicazione anche nel caso in cui l'autorizzazione paesaggistica sia stata rilasciata in favore del ricorrente dopo la proposizione del ricorso, senza che ciò sia stato tempestivamente comunicato ai fini dell'estinzione del giudizio, atteso che l'ottenimento del provvedimento autorizzatorio fa venire meno l'interesse alla decisione del ricorso. Il giudice amministrativo, in tali ipotesi, non può entrare nel merito della questione e dichiarare la cessata materia del contendere, in assenza della produzione del provvedimento autorizzatorio da parte del ricorrente, essendo tale elemento necessario per valutare i presupposti per la declaratoria di cessazione della materia del contendere e la conseguente decisione sulla soccombenza virtuale. La pronuncia di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, con compensazione delle spese di giudizio, risulta pertanto conforme ai principi di economia processuale e ragionevole durata del processo, in quanto evita l'inutile prosecuzione di un giudizio privo di utilità pratica per il ricorrente.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/02/2024

N. 00545/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00002/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2 del 2021, proposto da Angela Puleo, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonio Cirafisi, Calogero Ubaldo Marino, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Regione Sicilia - Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identita' Siciliana, Regione Sicilia - Assessorato Beni Culturali e Identita' Siciliana - Soprintendenza Bb.Cc. e Aa. di Agrigento, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, domiciliataria ex lege in Palermo, via Mariano Stabile 184;

per l'annulla…

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