Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7930 del 26 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:7930PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sui provvedimenti cautelari, non può procedere a una rivalutazione degli elementi di fatto e delle valutazioni di merito compiute dal giudice di merito, essendo il suo sindacato limitato all'esame della congruità e logicità della motivazione rispetto ai presupposti di legge. In particolare, la verifica della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari è rimessa alla esclusiva competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento è censurabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o violazione di specifiche norme di legge. Pertanto, le doglianze dei ricorrenti che si risolvono in una mera prospettazione di una diversa valutazione delle risultanze probatorie non sono proponibili in sede di legittimità, dovendo il giudice di Cassazione limitarsi a verificare la coerenza e la logicità della motivazione adottata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CHIEFFI Severo - Consigliere

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Aq. An. , n. il (OMESSO);

2) Ca. Co. , n. il (OMESSO);

3) C. C. , n. il (OMESSO);

4) De. Ro. Al. , n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza 3 agosto 2009 - Tribunale di Napoli;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Dr. ((omissis)), che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita';…

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