Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 4099 del 28 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:4099PEN

Massima

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Il possesso di una rilevante quantità di sostanza stupefacente, tale da integrare il reato di detenzione ai fini di spaccio, non può essere giustificato dalla mera contestazione della valutazione delle risultanze processuali da parte del ricorrente, in quanto il sindacato della Corte di Cassazione è limitato al riscontro della logicità e completezza della motivazione della sentenza impugnata, senza possibilità di una nuova valutazione degli elementi di fatto, riservata in via esclusiva al giudice di merito. Pertanto, la condanna per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio è legittima laddove la motivazione della sentenza di merito risulti logica e completa nel ricostruire il fatto e nel determinare la congruità della pena inflitta, senza che il ricorrente possa contestare la valutazione delle risultanze processuali effettuata dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FA. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 05/02/2003 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. BEVERE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IANNELLI Mario, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza emessa il 5.2.2003 la corte di appello di Roma ha conferm…

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