Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana ha stabilito che, ai fini del recupero ambientale di una ex cava, i materiali da utilizzare devono rispettare i limiti di concentrazione soglia di contaminazione previsti dalla colonna A) della Tabella 1, allegato 5 alla parte IV del d.lgs. n. 152/2006, in quanto l'area interessata dall'intervento ha destinazione d'uso a "verde pubblico e privato residenziale" e non a "uso commerciale e industriale". Pertanto, i materiali che presentano concentrazioni superiori a tali limiti non possono essere qualificati come "sottoprodotti" ai sensi dell'art. 184-bis del d.lgs. n. 152/2006, ma devono essere considerati "rifiuti", non essendo idonei all'utilizzo previsto nel progetto di recupero ambientale senza arrecare impatti negativi sull'ambiente e sulla salute umana. Il Tribunale ha quindi ritenuto legittimi i provvedimenti del Comune di Massarosa che hanno vietato l'utilizzo di tali materiali e ordinato la sospensione dei lavori di rinaturalizzazione.