Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha stabilito che: L'ordinanza di sospensione dei lavori e di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di idoneo titolo abilitativo è legittima, in quanto l'incontestata mancanza del previo permesso di costruire, richiesto dalla normativa urbanistica per la tipologia e consistenza delle opere eseguite, legittima l'applicazione della sanzione demolitoria da parte dell'autorità competente. La presentazione di un'istanza di sanatoria ex art. 36 d.p.r. n. 380/01 in data successiva all'adozione dell'ordinanza di demolizione non incide sulla legittimità ed efficacia del provvedimento sanzionatorio, non essendo previsto dalla norma citata alcun effetto sospensivo o preclusivo dell'esercizio del potere di repressione dell'abuso edilizio. L'omessa comunicazione di avvio del procedimento, pur costituendo un vizio di natura procedimentale, è inidonea a comportare l'annullamento dell'atto impugnato ai sensi dell'art. 21 octies, comma 2, l. n. 241/90, in presenza della correttezza sostanziale del provvedimento adottato. Inoltre, l'adeguatezza dell'istruttoria e la congruità della motivazione del provvedimento sanzionatorio, in relazione all'accertata assenza di titolo edilizio abilitativo, escludono la sussistenza di vizi di eccesso di potere per difetto d'istruttoria e motivazione.