Tribunale Amministrativo Regionale Marche - Ancona sentenza n. 236 del 2016

ECLI:IT:TARMAR:2016:236SENT

Massima

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Il rispetto della normativa urbanistica, edilizia, igienico-sanitaria e di sicurezza costituisce un presupposto essenziale per l'esercizio di attività di somministrazione di alimenti e bevande, anche in circoli privati. L'amministrazione comunale, nell'esercizio dei propri poteri di controllo e vigilanza, può legittimamente ordinare la cessazione dell'attività di somministrazione e negare il rinnovo dell'autorizzazione qualora accerti la mancanza dei necessari requisiti e titoli abilitativi, senza che ciò comporti violazione del principio del contraddittorio o del giusto procedimento. L'accertamento di conformità edilizia, richiesto dal titolare dei locali, può essere legittimamente respinto qualora non siano prodotti i pareri e le certificazioni richieste dalla normativa, come il certificato di prevenzione incendi, il parere dell'autorità sanitaria e la documentazione attestante il rispetto delle norme in materia di superamento delle barriere architettoniche. L'ordinanza di cessazione dell'attività di somministrazione, fondata sull'accertamento di abusi edilizi e l'inidoneità dei locali, non può essere elusa attraverso l'esecuzione di un provvedimento cautelare del giudice amministrativo che ordini il riesame, in quanto l'amministrazione conserva il potere di adottare nuovi provvedimenti, anche confermando il precedente, purché adeguatamente motivati sulla base di una nuova istruttoria.

Sentenza completa

N. 00566/2014
REG.RIC.

N. 00236/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00566/2014 REG.RIC.

N. 00180/2015 REG.RIC.

N. 00263/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 566 del 2014, proposto da:
Circolo Sportivo Ricreativo Acli Max, rappresentato e difeso dall'avv. Antonio Strozzieri, con domicilio eletto presso la Segreteria T.A.R. Marche in Ancona, Via della Loggia, 24;

contro

Comune di Ascoli Piceno, rappresentato e difeso dagli avv. Lucia Iacoboni, Sabrina Tosti, con domicilio eletto presso Avv. Patrizia Niccolaini in Ancona, Via Goito 3;

sul ricorso numero di registro generale 180 del 2015, proposto da:
Circolo Sportivo Ricreativo Acli Max, rappresentato e difeso dall'avv. Antonio Stro…

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