Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8080 del 20 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:8080PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso (art. 416-bis c.p.) richiede la prova dell'esistenza di un vincolo associativo caratterizzato dalla forza intimidatrice derivante dal vincolo stesso, tale da ingenerare una condizione di assoggettamento e omertà nella comunità. A tal fine, non è sufficiente la mera dimostrazione di singoli episodi di violenza o minaccia, ma occorre una valutazione complessiva degli elementi indiziari, considerati nella loro convergenza e univocità, idonei a far ritenere l'esistenza di un programma criminoso comune e di una effettiva capacità di intimidazione del gruppo, anche in assenza di una formale affiliazione agli organismi apicali dell'associazione mafiosa di riferimento. L'aggravante del metodo mafioso (art. 7 d.l. 152/1991) può trovare applicazione anche in assenza della prova dell'esistenza di una associazione mafiosa, essendo sufficiente che la condotta abbia ingenerato nella vittima la consapevolezza dell'appartenenza dell'agente a tale contesto criminale. Ai fini della valutazione della gravità indiziaria, il giudice non può procedere ad una valutazione parcellizzata degli elementi probatori, ma deve effettuare una valutazione complessiva e unitaria del quadro indiziario, verificandone la convergenza e l'univocità rispetto all'ipotesi accusatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI G. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria - Consigliere

Dott. FILIPPINI - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI TORINO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/07/2017 del TRIB. LIBERTA' di TORINO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO FILIPPINI;
sentite le conclusioni del PG Dr. CARDIA DELIA per l'accoglimento del ricorso del P.M. con annullamento in relazione ai reati articolo 416 bis c.p., L. n. 203 del 1991, articolo 7 al capo 23 e 24.
Uditi gli avv.ti (OMISSI…

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