Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 45488 del 13 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45488PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso un provvedimento relativo alla modifica o all'estinzione di una misura cautelare non è ammissibile, essendo previsto l'appello quale rimedio esperibile ai sensi dell'art. 310 c.p.p. Pertanto, il ricorso deve essere qualificato come appello e gli atti trasmessi al competente Tribunale del Riesame, in applicazione del principio di conservazione degli atti processuali e del divieto di ricorso "per saltum" contro i provvedimenti che non dispongono una misura coercitiva o non concernono lo "status libertatis" in modo non altrimenti impugnabile. La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Ai sensi dell'art. 310 c.p.p., il ricorso per cassazione non è il rimedio esperibile avverso i provvedimenti relativi alla modifica o all'estinzione di una misura cautelare, essendo previsto in tali casi l'appello quale mezzo di impugnazione. Il ricorso per cassazione è ammesso soltanto contro i provvedimenti che dispongono una misura coercitiva, nonché contro quelli concernenti lo "status libertatis" non altrimenti impugnabili, in applicazione del principio di conservazione degli atti processuali e del divieto di ricorso "per saltum". Pertanto, il ricorso proposto in violazione di tali principi deve essere qualificato come appello e gli atti trasmessi al competente Tribunale del Riesame per la relativa decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - Consigliere

Dott. CALVANESE E. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 28/07/2015 del Tribunale di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. CALVANESE Ersilia;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PINELLI ((omissis)), che ha concluso chiedendo il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la ordinanza in epigrafe, il Tribunale di Lecce rigettava l&#…

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