Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45449 del 27 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:45449PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le dichiarazioni della persona offesa, anche in assenza di riscontri estrinseci, possono costituire da sole fondamento sufficiente per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, purché il giudice ne abbia previamente verificato la credibilità soggettiva e l'attendibilità intrinseca, motivando adeguatamente tale valutazione sulla base delle emergenze processuali. Ai fini della configurabilità dell'aggravante dell'utilizzo del metodo mafioso nel reato di estorsione, non è necessaria la dimostrazione dell'esistenza di un'associazione per delinquere di tipo mafioso, essendo sufficiente che la violenza o la minaccia richiamino alla mente e alla sensibilità della vittima la forza intimidatrice tipica del vincolo associativo. Inoltre, in presenza di una presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere per i delitti aggravati ai sensi dell'art. 7 del d.l. n. 152/1991, il giudice è tenuto a motivare in ordine alla persistenza delle esigenze cautelari e all'insufficienza di misure meno afflittive, anche in relazione alla capacità del soggetto di eludere il controllo derivante da misure meno gravose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Catania del 24/3/2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. AIELLI Lucia;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. STABILE Carmine che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
PREMESSO IN FATTO
1. …

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