Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20517 del 17 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:20517PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia si configura quando vi sia un abituale e sistematico comportamento di sopraffazione, umiliazione e lesione della dignità della persona offesa, anche in assenza di gravi episodi di violenza fisica, purché vi sia la prova di una condotta prevaricatrice e vessatoria del reo, che crei un clima di continua tensione e sottomissione della vittima. A tal fine, le dichiarazioni della persona offesa, anche se volte a minimizzare i fatti a seguito di una successiva riconciliazione, assumono valore probatorio se confermate da altri elementi di riscontro, quali le deposizioni di testimoni che abbiano assistito agli episodi di violenza o alle conseguenze delle condotte abusive, nonché la documentazione medica relativa alle lesioni subite. Il reato di maltrattamenti in famiglia non richiede necessariamente la prova di gravi e ripetuti episodi di violenza fisica, essendo sufficiente la dimostrazione di una condotta abituale di sopraffazione morale e psicologica, tale da ledere in modo sistematico la dignità e l'integrità della persona offesa, anche in assenza di un intento prevaricatore specificamente accertato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CITTERIO Carlo - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/09/2015 della Corte di appello di Paleremo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Decidendo in sede di rinvio, con la sentenza impugnata la Corte di appello di Palermo ha parzialm…

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