Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6352 del 10 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:6352PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La diffamazione commessa attraverso la pubblicazione di un messaggio lesivo della reputazione altrui su un sito internet accessibile a chiunque, anche se l'autore è individuato solo attraverso il nome, l'indirizzo e il recapito telefonico, integra il reato di diffamazione aggravata dalla diffusione mediante un mezzo di pubblicità, senza che rilevi la possibilità di un successivo mutamento del contenuto del messaggio, atteso che gli altri elementi di prova, come la continuità logica con le altre argomentazioni sviluppate, consentono comunque di attribuire la paternità dello scritto all'imputato. Il giudizio di comparazione tra le circostanze attenuanti e aggravanti, previsto dall'art. 69 c.p., non determina l'esclusione dell'aggravante, ma incide solo sulla misura della pena, senza influire sulla competenza funzionale del giudice, sicché il reato di diffamazione aggravata non può essere ricondotto alla competenza del giudice di pace, neppure quando l'aggravante sia stata dichiarata equivalente alle circostanze attenuanti. La pena detentiva irrogata, inoltre, non appare eccessiva in considerazione della durata della pubblicazione del messaggio diffamatorio sul sito internet, che ne ha consentito l'accesso e la lettura da parte di una pluralità di utenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/04/2016 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/12/2016, la relazione svolta dal Consigliere ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
Udito il Procuratore Generale in persona, AGNELLO ROSSI, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
Udito l'Avv. (OMISSIS) per la ricorr…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.