Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14539 del 19 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:14539PEN

Massima

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Il carattere mafioso di un'associazione a delinquere può essere desunto da plurimi elementi probatori, quali le dichiarazioni di collaboratori di giustizia che ne descrivano la struttura, l'operatività e le finalità, il rinvenimento di un vero e proprio arsenale a disposizione del gruppo, nonché la riconducibilità delle condotte criminose al perseguimento degli scopi tipici dell'associazione mafiosa. Tali elementi, adeguatamente valutati e motivati dal giudice di merito, possono integrare la prova della sussistenza dell'associazione di tipo mafioso, anche in assenza di precedenti pronunce giurisdizionali che abbiano accertato l'esistenza di un'analoga organizzazione criminale in un determinato contesto territoriale. Il giudice di legittimità non può sindacare le valutazioni di merito operate dal giudice di appello, se sorrette da motivazione congrua ed esaustiva, non essendo consentito un riesame delle risultanze probatorie che si risolva in una diversa ricostruzione dei fatti. Parimenti, il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, adeguatamente motivato sulla base della gravità dei reati e della personalità degli imputati, non è censurabile in sede di legittimità, ove non si traduca in una manifesta illogicità o irragionevolezza della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/02/2020 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SARACO ANTONIO;
letta la requisitoria del Pubblico ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale ZACCO FRANCA, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
letta la nota fatta pervenire dall'…

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