Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24618 del 30 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:24618PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza del ricorso avverso la sentenza di condanna per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, ritiene che la motivazione della decisione impugnata sia adeguata e non meramente apparente, in quanto ha dato conto della piena attendibilità delle dichiarazioni rese dall'agente di polizia, sulla cui base è stato affermato il giudizio di responsabilità dell'imputato, nonché della sussistenza degli elementi costitutivi del reato contestato, essendo emerso che l'imputato aveva opposto violenza e minaccia nei confronti dell'agente nell'esercizio delle sue funzioni. Il giudice di legittimità, inoltre, ritiene manifestamente infondate le doglianze relative al trattamento sanzionatorio, avendo la Corte di Appello motivatamente disatteso la richiesta di riduzione della pena, in considerazione dell'adeguatezza della stessa in relazione all'entità del fatto e alla personalità dell'imputato, gravato da precedenti penali reiterati e di non lieve entità. Infine, il giudice di legittimità ritiene prive di consistenza le deduzioni svolte dal ricorrente riguardo al diniego delle attenuanti generiche, essendo state tali attenuanti riconosciute in primo grado ed essendo stata implicitamente condivisa dal giudice di appello la valutazione di equivalenza rispetto alla contestata recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. MATERA Lina - rel. Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) IM. CI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 5039/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 10/12/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/06/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LINA MATERA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO

Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di Ap…

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