Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21025 del 4 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:21025PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente può essere legittimamente disposto anche in assenza di una puntuale dimostrazione del nesso di pertinenzialità tra i beni sottoposti a sequestro e il profitto del reato, essendo sufficiente che i beni abbiano un valore corrispondente al profitto illecitamente conseguito. In tali casi, la stima del valore dei beni da sottoporre a confisca può essere rinviata alla fase esecutiva, in applicazione del principio di solidarietà che caratterizza la confisca per equivalente in ipotesi di concorso di più soggetti nel reato. Il giudice, nel valutare il fumus commissi delicti ai fini del sequestro preventivo, non è tenuto a un'analitica verifica della corrispondenza tra la fattispecie concreta e quella astratta, essendo sufficiente un giudizio di plausibilità dell'ipotesi accusatoria, basato su elementi indiziari, anche se successivamente potrebbero emergere profili di natura civilistica che non inficiano la legittimità del provvedimento cautelare reale. Inoltre, il richiamo operato dal giudice all'esito di un precedente procedimento di riesame relativo a una misura cautelare personale, pur se con esiti differenziati per i vari indagati, costituisce motivazione sufficiente a supportare il fumus del reato contestato, senza che sia necessaria un'autonoma e dettagliata valutazione delle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. Presidente del 13/05/2 -

Dott. CASUCCI Giuliano rel. Consigliere SENTE -

Dott. GALLO ((omissis)) N. -

Dott. DE CRESCIENZO ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. CHINDEMI ((omissis)) N. 1770/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Gu. Fr. n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 182/2009 TRIB. LIBERTA' di Cosenza, del 18/11/2009;

Sentita la relazione fatta dal consigliere Dott. ((omissis));

Sentite le conclusioni del P.G. Dott. D'((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso.

Udito il difensore Avv. ZUMPANO Giuseppe, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

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