Cassazione penale Sez. III sentenza n. 37536 del 13 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:37536PEN

Massima

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Il reato di violazione di sigilli, di cui all'art. 349 c.p., si configura quando l'agente, in spregio di un provvedimento di sequestro adottato dall'autorità competente, prosegue i lavori di realizzazione di una struttura edilizia abusiva, non ottemperando all'ordine di sospensione emesso dalla stessa autorità. La condotta illecita è integrata anche dalla falsa attestazione, in una dichiarazione sostitutiva allegata all'istanza di condono edilizio, circa il parziale completamento dell'opera abusiva entro il termine previsto. La valutazione degli elementi probatori, quali l'accertamento degli agenti e l'ammissione dei fatti da parte dell'imputato, è riservata in via esclusiva al giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità, se sorretto da motivazione logica e coerente. Il giudice di legittimità è, infatti, precluso dal procedere a una nuova valutazione degli elementi di fatto, essendo tale attività riservata al giudice di merito, cui spetta l'esclusiva competenza di accertare la sussistenza del reato e la responsabilità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 790/2009 CORTE APPELLO di MESSINA, del 15/06/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/06/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANTI GAZZARA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per la inammissibilita';

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) per il (OMISSIS) il quale si riporta ai motivi di ricorso.

RITENUTO I…

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