Il provvedimento di trasferimento di un pubblico dipendente deve essere adeguatamente motivato, dando conto delle ragioni della scelta effettuata in termini di opportunità, adeguatezza, logicità e non discriminazione, ponderando gli interessi pubblici e privati in gioco. L'amministrazione è tenuta a valutare e comparare le diverse posizioni dei dipendenti che aspirano al medesimo trasferimento, considerando i rispettivi titoli, anzianità di servizio, esigenze familiari e ogni altro elemento rilevante, senza omettere di esaminare le precedenti istanze di trasferimento presentate. Il mancato espletamento di tale doverosa istruttoria e la carenza di una congrua motivazione del provvedimento di trasferimento comportano l'illegittimità dello stesso per difetto di motivazione e violazione dei principi di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa.