Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31975 del 3 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:31975PEN

Massima

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L'appartenenza ad un'associazione di tipo mafioso consente di ritenere implicita una latente e permanente pericolosità sociale del soggetto, con la conseguenza che, per poter ritenere cessata l'attualità della pericolosità, è necessario acquisire prova certa e rigorosa del recesso del proposto dal sodalizio criminoso. In assenza di tale prova, la commissione di condotte criminose fino a epoca recente, i diversi ruoli svolti nell'attività delittuosa e l'individuazione per specifiche operazioni illecite sono elementi che denotano la perdurante pericolosità sociale del soggetto fino a data prossima alla decisione, con conseguente attualità della pericolosità stessa. Tuttavia, la motivazione del provvedimento di confisca di un bene intestato a un soggetto diverso dal proposto deve essere adeguatamente argomentata, non essendo sufficiente il mero riferimento alla disponibilità del bene da parte del proposto o a una generica sproporzione tra il reddito accertato e il valore del bene, senza considerare la documentazione prodotta dalla difesa in ordine alla legittima provenienza del denaro utilizzato per l'acquisto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. AMBROSINI Giangiul - Consigliere

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) IZ. SA., N. IL (OMESSO);

2) CO. LU., N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 26/01/2006 CORTE APPELLO di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTUNDO VINCENZO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. IZZO Gioacchino, che ha richiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1 - Iz. Sa. e Co. Lu. ricorrono per cassazione avverso il decreto con il quale in data 26/1/2006 la Corte di Appello di Napoli, Vili sezion…

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