Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28710 del 11 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:28710PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il reato di gestione non autorizzata di rifiuti speciali, anche non pericolosi, integra una condotta oggettivamente grave, che non può essere qualificata come di particolare tenuità ai sensi dell'art. 131-bis c.p., nonostante la natura formale e tecnica delle violazioni contestate, in quanto la pluralità delle prescrizioni violate e il superamento dei limiti quantitativi di deposito preliminare dei rifiuti pericolosi esprimono un concreto pericolo per l'ambiente, escludendo l'inoffensività della condotta. Ciò anche quando la pena sia stata ridotta per l'applicazione di circostanze attenuanti, in quanto l'istituto della non punibilità per particolare tenuità del fatto presuppone sempre l'offensività del reato, che funge da criterio selettivo delle condotte realmente meritevoli di sanzione penale, mentre la conversione della pena detentiva in pecuniaria sancisce positivamente la necessità di reinserimento sociale del condannato, che l'istituto della particolare tenuità esclude.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/05/2015 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ACETO Aldo;
udito il Pubblico Ministero, in persona Sostituto Procuratore Generale Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il sig. (OMISSIS) ricorre per l'annullamento della sentenza del 12/05/2015 della Corte di appello di Milan…

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