Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9097 del 27 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:9097PEN

Massima

Il diritto di critica, anche severa, nei confronti dell'operato di un soggetto pubblico o privato, purché espressa con continenza di linguaggio e riguardante fatti realmente esistenti e non contestati, non integra il reato di diffamazione, in quanto tale critica è volta al miglioramento dell'attività e dell'immagine dell'ente o società interessata, nell'interesse della collettività. Pertanto, l'esercizio del diritto di critica, anche aspra ma contenuta nei limiti della continenza espressiva e della verità dei fatti, non è punibile penalmente, in quanto espressione del diritto di manifestazione del pensiero costituzionalmente garantito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. IACOBELLIS Marcello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SC. TO. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 08/10/2007 TRIBUNALE di MODICA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARROZZA ARTURO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FEBBRARO Giuseppe, che chiede il rigetto del ricorso e condanna alle spese.

FATTO E DIRITTO

1.- Il Tribunale di Modica ha confermato la dichiar…

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