Consiglio di Stato sentenza n. 6279 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:6279SENT

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Il provvedimento di diniego del permesso di costruire è legittimo quando è motivato in modo complessivamente logico e coerente, anche in assenza di una confutazione analitica delle singole controdeduzioni presentate dal privato, purché l'Amministrazione abbia adeguatamente disatteso il nucleo fondante delle stesse. Inoltre, la motivazione del provvedimento finale di diniego può contenere ragioni giustificative ulteriori rispetto a quelle preventivamente sottoposte al contraddittorio procedimentale, purché tali ragioni si inseriscano nello schema delineato dalla comunicazione dei motivi ostativi ex art. 10-bis della legge n. 241/1990 e non integrino motivi del tutto nuovi. L'interpretazione restrittiva di una norma urbanistica che limiti la realizzazione di nuovi impianti a soli quelli esistenti è legittima, in quanto rientra nell'ampia discrezionalità dell'Amministrazione nella pianificazione del territorio. Le osservazioni presentate dai privati all'atto di adozione di un nuovo strumento di pianificazione costituiscono meri apporti collaborativi, per cui l'Amministrazione può rigettarle laddove contrastino con gli interessi e le considerazioni generali sottese allo strumento urbanistico, senza necessità di una motivazione analitica, salvo il caso di situazioni di affidamento qualificato del privato. Il superamento degli standard minimi di cui al D.M. 1444/1968 richiede una motivazione rafforzata solo con riferimento alle previsioni urbanistiche complessive di sovradimensionamento, e non anche per le singole destinazioni di zona. L'omissione della relazione del responsabile del procedimento e del rapporto del garante della comunicazione, previsti dalla legge regionale, non determina l'invalidità della delibera di approvazione della variante urbanistica, in assenza di prova di effettiva compressione della partecipazione procedimentale.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/06/2023

N. 06279/2023REG.PROV.COLL.

N. 10660/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10660 del 2019, proposto da Edil Immobiliare Versilia S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da Pec da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Forte dei Marmi, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da Pec da Registri di Giustizia;
Regione Toscana, non costituita in giudizio;

per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana (Sezione Terza) n. 00620/2019, resa tra le parti, conc…

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