Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5964 del 10 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:5964PEN

Massima

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La capacità di intendere e di volere del soggetto agente al momento del fatto di reato, ai fini dell'imputabilità, rileva solo per le infermità mentali che incidono significativamente sui processi intellettivi e volitivi, non per le semplici anomalie caratteriali o disturbi della personalità che non presentino tali caratteristiche. Pertanto, la mera esistenza di disturbi della personalità, come il disturbo antisociale o borderline, non è sufficiente a escludere o scemare grandemente l'imputabilità, se non è dimostrato che essi hanno effettivamente compromesso in modo rilevante la capacità di intendere e di volere del soggetto in relazione al fatto commesso. L'aggravante della crudeltà sussiste quando l'azione delittuosa, per le sue modalità di esecuzione, manifesta una volontà di infliggere alla vittima sofferenze e tormenti che esulano da quanto strettamente necessario per realizzare il delitto, rivelando un particolare pervertimento e insensibilità dell'agente alla sofferenza altrui. Il riconoscimento o meno delle circostanze attenuanti generiche rientra nella valutazione discrezionale del giudice di merito, che deve tener conto di tutti gli elementi indicati dall'art. 133 c.p., senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. DI TOMASSI Maria S. - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

2) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa in data 25/06/2013 dalla Corte di appello di Torino;

parti civili (OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS).

Visti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere M.((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PINELLI Mario, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ri…

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