Il silenzio-assenso si forma sulla domanda di rilascio del certificato di agibilità edilizia decorsi i termini previsti dalla legge, anche in caso di richiesta di integrazione documentale tardiva da parte dell'amministrazione comunale. L'amministrazione è tenuta a verificare la completezza della documentazione presentata dal richiedente e non può dichiarare improcedibile la domanda per mancata integrazione, qualora risulti che i documenti necessari erano già stati depositati. Il mancato rispetto dei termini procedimentali previsti dalla normativa edilizia comporta l'annullamento del provvedimento di diniego del certificato di agibilità. La massima giuridica sintetizza i seguenti principi di diritto emersi dalla sentenza: 1. Il silenzio-assenso si forma sulla domanda di rilascio del certificato di agibilità edilizia decorsi i termini previsti dalla legge (60 giorni), anche in caso di richiesta di integrazione documentale tardiva da parte dell'amministrazione comunale (oltre i 15 giorni). 2. L'amministrazione comunale è tenuta a verificare la completezza della documentazione presentata dal richiedente e non può dichiarare improcedibile la domanda per mancata integrazione, qualora risulti che i documenti necessari erano già stati depositati. 3. Il mancato rispetto dei termini procedimentali previsti dalla normativa edilizia (60 giorni per il silenzio-assenso, 15 giorni per la richiesta di integrazione) comporta l'annullamento del provvedimento di diniego del certificato di agibilità. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.