Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26257 del 13 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26257PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che redige certificazioni mediche false al fine di consentire ad un privato di precostituire elementi di prova fittizi per ottenere il risarcimento del danno, commette il reato di falso ideologico in atto pubblico. Tuttavia, in assenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine a tale reato, può essere applicata nei suoi confronti una misura cautelare interdittiva, quale la sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio, al fine di impedirne l'esercizio senza limitarne la libertà di movimento, qualora sussistano esigenze cautelari di prevenzione speciale. La motivazione del provvedimento cautelare deve esprimere una valutazione autonoma del giudice in relazione ai gravi indizi di colpevolezza e alle esigenze cautelari, senza limitarsi a una mera riproduzione delle argomentazioni contenute nella richiesta del pubblico ministero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirel - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/06/2018 del Tribunale del riesame di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa Mirella Agliastro;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa Lori Perla, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO…

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