Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27374 del 11 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:27374PEN

Massima

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Il reato di pornografia minorile di cui all'art. 600-ter c.p. richiede che la condotta del soggetto agente si inserisca in un contesto di almeno rudimentale organizzazione e di destinazione, anche potenziale, del materiale pornografico alla successiva fruizione da parte di terzi. Non è sufficiente la mera realizzazione di materiale avente carattere oggettivamente pornografico con protagonista una persona minore di età, essendo necessario che tale condotta sia finalizzata all'esibizione e alla diffusione, anche potenziale, del materiale stesso. Pertanto, perché possa dirsi integrata la fattispecie, sono necessari almeno due presupposti: 1) che il minore ponga in essere atti sessuali e non sia mero spettatore degli stessi; 2) che tali atti non si esauriscano in quanto tali, ma si concretizzino in un'esibizione diretta alla fruizione da parte di terzi. La mera presenza di strumenti di registrazione, senza ulteriori elementi che comprovino la destinazione del materiale alla diffusione, non è sufficiente a integrare il reato. Inoltre, la corrispondenza telematica finalizzata a indurre il minore al compimento di atti sessuali, pur costituendo un atto preparatorio, non è di per sé idonea a configurare il reato di pornografia minorile, essendo necessario che la condotta sia diretta in modo non equivoco alla produzione di materiale pornografico destinato alla diffusione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Consigliere

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 702/2010 CORTE APPELLO di GENOVA, del 16/11/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/02/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRO MARIA ANDRONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Volpe Giuseppe, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), anche in sostituzione dell'avv. (OMISSIS).

RIT…

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