Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22740 del 30 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:22740PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve procedere con il massimo di prudenza a un incisivo giudizio prognostico di "elevata probabilità di colpevolezza", fondato su elementi indiziari ancorati a fatti certi, di natura logica o rappresentativa, che, pur non dimostrando oltre ogni ragionevole dubbio la responsabilità dell'indagato, siano tuttavia idonei a far desumere con elevata valenza probabilistica l'attribuzione del reato al medesimo. Tale valutazione, che non richiede il requisito della precisione e della concordanza degli indizi, ma solo della loro gravità, deve essere congrua e logicamente coerente con le acquisizioni processuali, senza che possa integrare vizio di legittimità la mera prospettazione di una diversa, e per il ricorrente più adeguata, valutazione delle risultanze delle indagini. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è pertanto limitato all'esame del contenuto dell'atto impugnato e alla verifica dell'assenza di illogicità evidente, ossia dell'adeguatezza e della congruenza del tessuto argomentativo riguardante la valutazione degli elementi indiziari rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che ne governano l'apprezzamento, senza poter procedere a una rivalutazione nel merito degli stessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 494/2014 TRIBUNALE LIBERTA' di ANCONA del 05/12/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento dei motivi del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza…

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