Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35151 del 20 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:35151PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di merito, nel valutare l'eventuale carattere diffamatorio di un'espressione contenuta in una comunicazione, deve tenere conto del contesto in cui essa è inserita e dello scopo perseguito dal suo autore, potendo così escludere la sussistenza del reato di diffamazione qualora l'espressione, pur potenzialmente lesiva della reputazione altrui, sia finalizzata a fornire una doverosa informazione o chiarimento, senza intento diffamatorio. In particolare, nell'ambito di controversie familiari relative a questioni ereditarie e patrimoniali, l'attribuzione alla controparte di una presunta negligenza informativa, se effettuata senza espressioni offensive e con l'intento di evitare la conclusione di atti invalidi o fiscalmente inconvenienti, non integra il reato di diffamazione, in quanto espressione di un legittimo interesse a tutelare la propria posizione giuridica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI FERRARA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 134/2011 GIUDICE DI PACE di COMACCHIO, del 06/03/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/04/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'((omissis)), che ha concluso per l'a.s.r..

Udito, per la parte ci…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.