Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16964 del 23 aprile 2024

ECLI:IT:CASS:2024:16964PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può essere desunta da un complesso di elementi indiziari convergenti, quali le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, le risultanze delle intercettazioni e le attività economiche svolte nell'ambito del sodalizio, anche in assenza di una formale affiliazione, purché sia dimostrata la consapevolezza dell'agente di far parte dell'organizzazione criminale e il suo contributo, anche non continuativo, al perseguimento degli scopi del sodalizio. La permanenza del vincolo associativo e l'attualità del pericolo di recidiva possono essere desunti dalla natura consolidata del sodalizio, dalla posizione rivestita dall'indagato al suo interno e dai rapporti familiari con i vertici, anche in assenza di condotte recenti, ove non emergano elementi significativi di una concreta rescissione del legame con l'organizzazione. Il giudice di merito, nel valutare la gravità indiziaria e le esigenze cautelari, deve procedere ad un apprezzamento complessivo e sinergico degli elementi probatori, senza limitarsi ad un'analisi parcellizzata e atomistica delle singole risultanze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta da

Dott. DE AMICIS Gaetano - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - Relatore

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

Dott. DI NICOLA TRAVAGLINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Ca.Ce., nato a C il (omissis)
avverso la ordinanza del 26/07/2023 del Tribunale di Catanzaro
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Ersilia Calvanese;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Roberto Aniello, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito il difensore, avv. Se.Ro., che ha concluso chiedendo l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la ordinanza in epigrafe indicata, …

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