Il provvedimento di estradizione può essere revocato dall'autorità giudiziaria competente qualora l'autorità dello Stato richiedente abbia successivamente revocato l'ordine di cattura che ne costituiva il presupposto, essendo venuto meno l'interesse dello Stato richiedente all'esecuzione della misura cautelare finalizzata all'estradizione. In tale ipotesi, il giudice è tenuto a revocare immediatamente la misura cautelare applicata, in assenza di altri titoli legittimanti la privazione della libertà personale, in quanto il venir meno della causa che aveva giustificato l'adozione del provvedimento restrittivo impone la cessazione della relativa misura, a tutela del diritto fondamentale alla libertà personale. La revoca della misura cautelare disposta ai fini estradizionali non pregiudica la definizione del procedimento pendente avverso la pronuncia che aveva dichiarato la sussistenza delle condizioni per l'accoglimento della richiesta di estradizione, essendo necessario procedere comunque all'esame del relativo ricorso per verificare la legittimità del provvedimento impugnato.