Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34503 del 16 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:34503PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale che rilascia attestazioni circa l'idoneità di una Denuncia di Inizio Attività (DIA) a costituire titolo valido per la realizzazione di impianti fotovoltaici non commette il reato di falsità ideologica in atto pubblico, anche qualora tale valutazione si riveli errata, in quanto essa integra un giudizio di conformità alla normativa di settore, frutto di una mera interpretazione della disciplina applicabile, non vincolata a parametri normativamente predeterminati o tecnicamente indiscussi. Pertanto, tale attestazione, pur potendo integrare eventualmente un reato contro la pubblica amministrazione, non costituisce falso ideologico ai sensi degli artt. 479 e 476 c.p., comma 2, in quanto non attesta fatti avvenuti in presenza del pubblico ufficiale, ma esprime una valutazione giuridica. Analogamente, l'attestazione di un pubblico ufficiale circa la decorrenza del termine per il perfezionamento di una DIA, pur potendo integrare un abuso d'ufficio, non integra il reato di falsità ideologica, in quanto rientra nell'ambito di una valutazione discrezionale, non vincolata a parametri predeterminati. Inoltre, ai fini del delitto di truffa aggravata ai danni del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), il mero utilizzo di una DIA, pur se non idonea alla realizzazione di impianti fotovoltaici di potenza superiore alla soglia di 1 MW, non è sufficiente a configurare il reato, in quanto il GSE non ha il potere di sindacare la legittimità del titolo edilizio presentato ai fini dell'erogazione degli incentivi, essendo tale verifica rimessa alle competenti autorità amministrative. Infine, l'assenza di elementi probatori circa l'esistenza di un accordo unitario tra gli indagati, nonché di contatti significativi tra gli stessi, esclude la configurabilità del dolo generico richiesto per il delitto di truffa aggravata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI BARI;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/10/2020 del TRIB. LIBERTA' di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GUARDIANO ALFREDO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. ORSI LUIGI, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore l'avvocato (OMISSIS), associandosi alle conclusioni del Procuratore Generale, chiede l'inammissibilita' d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.