Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 356 del 2011

ECLI:IT:TARMI:2011:356SENT

Massima

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Il mancato pagamento del canone annuale previsto nell'atto autorizzativo per l'installazione di cartelli pubblicitari legittima l'amministrazione a revocare l'autorizzazione concessa, senza che sia necessario un ulteriore preavviso di rigetto o la comunicazione di avvio del procedimento, atteso che il titolare dell'autorizzazione è già stato messo a conoscenza degli obblighi connessi al mantenimento dell'autorizzazione stessa. La revoca dell'autorizzazione per il mancato pagamento del canone annuale non costituisce violazione del principio del contraddittorio procedimentale, in quanto l'amministrazione ha comunque garantito al titolare dell'autorizzazione la possibilità di intervenire nel procedimento e far valere le proprie ragioni, attraverso la comunicazione del mancato pagamento e la successiva adozione del provvedimento di revoca. Il principio di partecipazione procedimentale non impone all'amministrazione di attivare ulteriori forme di contraddittorio, oltre a quelle già previste nell'atto autorizzativo, quando il titolare dell'autorizzazione non adempia agli obblighi posti a suo carico per il mantenimento dell'autorizzazione stessa.

Sentenza completa

N. 01200/2009
REG.RIC.

N. 00356/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01200/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1200 del 2009, proposto da:
- Hi–Com S.r.l. (già Euromedia S.r.l.), in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dall’Avv. Alessandro Cubito, e domiciliata presso la Segreteria del T.A.R. in Milano, Via Corridoni n. 39;

contro

- la Provincia di Milano, in persona del Presidente pro-tempore, rappresentata e difesa dagli Avv.ti Angela Bartolomeo, Elisabetta Baviera, Marialuisa Ferrari, Luciano Fiori, Nadia Marina Gabigliani e Alessandra Zimmitti, ed elettivamente domiciliata in Milano, Via Vivaio n. 1, presso la sede dell’Avvocatura provinciale;

per l’annullamento

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