Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40755 del 6 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:40755PEN

Massima

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La sentenza di non luogo a procedere pronunciata dal giudice per l'udienza preliminare ai sensi dell'art. 425 c.p.p. non è impugnabile con l'appello, ma solo con il ricorso per cassazione, in conformità al disposto dell'art. 428 c.p.p., come modificato dalla legge n. 46 del 2006. Pertanto, la dichiarazione di inammissibilità dell'appello proposto avverso tale sentenza è corretta, in quanto il rimedio impugnatorio esperito non è quello previsto dalla legge. Tuttavia, l'errore commesso dalla corte di appello nel qualificare il gravame come appello anziché come ricorso per cassazione non comporta l'applicazione di una sanzione pecuniaria a carico del ricorrente, attesa la complessità interpretativa della disciplina transitoria introdotta dalla legge n. 46 del 2006 in materia di impugnazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. FEDERICO Giovanni - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BL. RO., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 03/03/2004 GIP TRIBUNALE di LECCE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. CALABRESE RENATO LUIGI;

lette le conclusioni del P.G., che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza 3 marzo 2004, emessa ai sensi dell'articolo 425 c.p.p., il Gup del Tribunale di Lecce dichiarava non luogo a procedere nei confronti di Bl. Ro. in ordine al reato di cui all'articolo…

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