Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11199 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:11199SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio per opere abusive realizzate in aree sottoposte a vincolo paesaggistico è legittimo, anche se l'intervento è stato eseguito prima dell'apposizione del vincolo, in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio e non conforme alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici. Il condono edilizio previsto dall'art. 32 del d.l. n. 269/2003 è applicabile esclusivamente agli interventi di minore rilevanza (restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria) e previo parere favorevole dell'Autorità preposta alla tutela del vincolo, mentre non sono in alcun modo suscettibili di sanatoria le opere abusive comportanti un aumento di volume e superficie, anche se l'area è sottoposta a vincolo di inedificabilità relativa e gli interventi risultano conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti. Il mero decorso del tempo è inidoneo a configurare un legittimo affidamento in capo all'istante, in quanto la formazione del silenzio-assenso sull'istanza di condono edilizio è esclusa per le opere realizzate in aree vincolate. Inoltre, la disciplina regionale può introdurre limiti più stringenti rispetto a quella statale, non rendendo sanabili le opere che determinano un aumento di volume e di superficie realizzate anche prima dell'apposizione del vincolo.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/05/2024

N. 11199/2024 REG.PROV.COLL.

N. 10519/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10519 del 2018, proposto da
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suddetto avvocato, con studio in Roma, Via della Giuliana, 82;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso la sede dell’avvocatura capitolina, sita in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

dei provvedimenti n. Q…

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