Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 690 del 2023

ECLI:IT:TARNA:2023:690SENT

Massima

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Il Comune, in presenza di opere edilizie realizzate in assenza dei prescritti titoli abilitativi, è tenuto a ordinare la demolizione delle stesse, in quanto tale provvedimento sanzionatorio costituisce un atto dovuto e vincolato, non richiedente una specifica motivazione in ordine alla sussistenza dell'interesse pubblico alla demolizione, né una comparazione di tale interesse con gli interessi privati coinvolti. Ciò in quanto l'abuso edilizio, anche se risalente nel tempo, non può giustificare alcun legittimo affidamento del contravventore a vedere conservata una situazione di fatto che il semplice trascorrere del tempo non può legittimare. Inoltre, il fatto che l'area su cui insistono gli illeciti edilizi sia sottoposta a sequestro preventivo da parte dell'Autorità giudiziaria penale non costituisce motivo di illegittimità dell'ordine di demolizione, in quanto il provvedimento di sequestro è finalizzato a impedire l'ulteriore protrazione del reato e non preclude l'ottemperanza a un ordine di ripristino, sempre possibile previa espressa autorizzazione del giudice penale competente. Infine, l'ordine di demolizione non deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di una misura sanzionatoria per l'accertamento dell'inosservanza di disposizioni urbanistiche secondo un procedimento di natura vincolata precisamente tipizzato dal legislatore.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/01/2023

N. 00690/2023 REG.PROV.COLL.

N. 03904/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso, numero di registro generale 3904 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall’Avv. ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Barano d’Ischia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento

per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

- a) dell’ordinanza n. -OMISSIS-, del 26.7.2018, notificata il 31.7.2018, recante ingiunzione di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, ai sensi d…

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