Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22315 del 4 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:22315PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso da pubblici ufficiali nell'attestazione di fatti materiali relativi all'accertamento di requisiti per l'erogazione di contributi pubblici, pur in assenza di prova diretta della consapevolezza degli imputati, può essere desunto dalla manifesta impossibilità materiale di svolgere gli accertamenti nel breve lasso di tempo indicato nei verbali, dalla difformità tra i dati informali rilevati e quelli ufficialmente attestati, nonché dalle pressioni esercitate dagli interessati sui pubblici ufficiali incaricati, configurando così il concorso degli imputati nel reato di falso. L'inammissibilità del ricorso per manifesta infondatezza dei motivi non consente di rilevare la causa di non punibilità della prescrizione maturata successivamente alla sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) TE. AN., N. IL (OMESSO);

2) GI. CO., N. IL (OMESSO);

3) LA. GA. MA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 04/04/2006 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARROZZA ARTURO;

Sentito il P.G. Dott. CONSOLO Santi, che ha concluso chiedendo di dichiarare inammiss…

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