Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1095 del 13 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:1095PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, si appropria indebitamente di fondi pubblici destinati all'attività istituzionale del gruppo consiliare di cui è presidente, realizza il reato di peculato, a prescindere dalla conformità o meno delle spese effettuate alle finalità previste dalla normativa di riferimento. Tuttavia, ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, non è sufficiente la mera gravità indiziaria del reato o la presunzione di pericolosità derivante dalla posizione rivestita, essendo necessario l'accertamento concreto e attuale del pericolo di inquinamento probatorio e del rischio di recidiva, sulla base di elementi specifici e non di mere congetture. La discrezionalità riconosciuta al presidente del gruppo consiliare nella gestione dei fondi pubblici non esclude la sindacabilità giurisdizionale dell'utilizzo di tali risorse, qualora emerga l'appropriazione indebita di somme per finalità personali, estranee all'attività istituzionale. La genericità della rendicontazione e la mancanza di giustificativi non possono essere considerate di per sé sufficienti a integrare il reato di peculato, dovendosi valutare complessivamente la destinazione e l'impiego effettivo delle risorse pubbliche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 616/2015 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 20/07/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;
sentite le conclusioni del PG Dott. MARIO PINELLI che ha chiesto il rigetto del ricorso;
sentite le conclusioni degli avv. (OMISSIS) e (OMISSIS) che hanno chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Il Tribunale del riesame di Reggio Calabria con ordinanza del 20 luglio 2015 ha co…

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