Il provvedimento amministrativo di autorizzazione integrata ambientale per la realizzazione di un impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali non pericolosi, rilasciato dall'Assessorato Regionale competente, è legittimo e conforme alla normativa vigente in materia di tutela ambientale e paesaggistica, purché l'intervento sia compatibile con le prescrizioni e i vincoli previsti dagli strumenti di pianificazione territoriale e paesaggistica, non comporti trasformazioni morfologiche e paesistiche incompatibili con la salvaguardia degli ecosistemi naturali e dell'agroecosistema, e sia sottoposto alle necessarie valutazioni di impatto ambientale e di incidenza, acquisendo i pareri favorevoli delle autorità competenti. L'Amministrazione procedente deve motivare adeguatamente le proprie determinazioni, tenendo conto delle osservazioni e dei pareri espressi dagli enti locali interessati, in particolare per quanto riguarda la tutela della salute pubblica, della sicurezza e dell'integrità del territorio. Il provvedimento autorizzativo, una volta rilasciato, può essere oggetto di revoca o annullamento solo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse, per un mutamento non prevedibile della situazione di fatto, o per una nuova valutazione dell'interesse pubblico originario, nel rispetto del principio di proporzionalità e del legittimo affidamento del titolare dell'autorizzazione. La validità temporale dell'autorizzazione integrata ambientale, fissata dalla legge in dieci anni, può essere prorogata su istanza del soggetto interessato, previa verifica della permanenza dei presupposti e delle condizioni che ne hanno consentito il rilascio.