Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3112 del 28 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:3112PEN

Massima

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Il reato di contraffazione di marchi previsto dall'art. 474 c.p. tutela la pubblica fede, intesa come affidamento dei cittadini nei marchi che contraddistinguono i prodotti industriali. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, è necessario che le caratteristiche intrinseche del marchio e del prodotto siano tali da indurre in inganno una persona di comune discernimento, non essendo sufficiente che la contraffazione presenti aspetti di grossolanità riconoscibili solo da un acquirente particolarmente avveduto. La valutazione dell'idoneità ingannatoria della condotta deve essere effettuata in concreto, tenendo conto di tutti gli elementi del caso specifico, senza che assumano rilievo determinante né la qualità dell'offerta né la condizione dell'agente, essendo invece decisiva la capacità del prodotto contraffatto di ledere la fiducia della generalità dei consumatori. In particolare, la mera presenza di lievi difformità tra il marchio contraffatto e quello originale, come l'errata riproduzione di una sola lettera, non esclude necessariamente la configurabilità del reato, ove tali differenze non siano agevolmente percepibili da un soggetto di comune esperienza. Analogamente, la circostanza che alcuni aspetti di grossolanità siano ravvisabili solo in relazione ad una parte dei prodotti sequestrati non impedisce di ritenere integrato il reato per l'intera condotta, qualora nel complesso i beni siano idonei a ingannare la pubblica fede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Mi. Ge. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Roma in data 7.12.2009;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore dell'imputato Avv. ((omissis)), che ha concluso per l'ann…

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