Il provvedimento di proroga del termine di efficacia del sequestro preventivo, emesso ai sensi del D.Lgs. n. 159 del 2011, art. 24, non è autonomamente impugnabile, in quanto esso costituisce mero atto strumentale e interlocutorio nell'ambito del procedimento di prevenzione patrimoniale, la cui impugnazione deve essere proposta unitamente all'impugnazione del provvedimento finale di confisca. Pertanto, la reiterazione di una richiesta di declaratoria di inefficacia del sequestro e di restituzione dei beni, in pendenza del ricorso per cassazione già proposto avverso il provvedimento di proroga, è inammissibile, in quanto il potere di impugnazione sulla questione dell'efficacia del sequestro è stato già consumato con il precedente ricorso. Inoltre, le argomentazioni del giudice di merito sulla decorrenza del termine di efficacia del sequestro, laddove siano incentrate sulla proroga del termine precedentemente intervenuta, costituiscono incensurabile motivazione ad abundantiam, non potendo essere nuovamente contestate in sede di legittimità.