La mancata ottemperanza all'obbligo di versamento della cauzione imposta al soggetto sottoposto a misura di prevenzione personale integra il reato previsto dalla L. 31 maggio 1965, n. 575, art. 3-bis, salvo che l'omissione non dipenda dall'effettiva indisponibilità economica del sottoposto, non preordinata né colposamente determinata, la quale deve essere specificamente allegata e provata dalla difesa. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità penale, deve verificare la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, tenendo conto della esigibilità della condotta doverosa, e non può fondare la condanna su meri indizi, essendo necessaria una motivazione chiara e lineare che espliciti le ragioni per le quali ritiene provata la colpevolezza dell'imputato. La richiesta di acquisizione di documentazione probatoria della dedotta situazione di indigenza, se formulata tardivamente rispetto al giudizio di primo grado e senza allegare elementi che giustifichino l'impossibilità di produrla in precedenza, è inammissibile.